Dismaland è il parco del non divertimento. Non vuole e non deve essere una presa in giro di Disneyland: è solo una mostra pensata e creata da Banksy.
Iconograficamente, come ogni opera dell’artista di Bristol, è molto accattivante, ironica, colorata e sarcastica. Al contempo Dismaland è sconfortante, Banksy insieme ad altri 50 artisti ha messo in scena alcuni dei peggiori incubi del nostro tempo.
Il writer non vuole semplicemente denunciare gli usi e costumi contemporanei, vuole metterci di fronte ad una realtà di cui molto spesso perdiamo la percezione, il suo scopo è quello di farci riflettere sul modo in cui viviamo: ponendoci di fronte alle contraddizioni e alle futilità, ma al contempo ci spinge, inconsapevolmente a comportarci in questo modo, mentre andiamo alla ricerca del raro e ambitissimo palloncino, con scritto “I am an imbecile”, nel selfie hole, nei giochi a premi in cui non è mai possibile vincere, eppure si vince sempre.
Apparentemente tutto sembra banale, ma non esistono dettagli trascurabili tutto è importante, tutto è caratterizzato da contraddizioni e ironia a volte sottile a volte ostentata, ma talmente affascinate da essere spiazzante.